Pensare che sia sufficiente innalzare il pH del nostro stomaco per risolvere problematiche gastriche importanti è sbagliato, se non si cerca di individuare e correggere l’origine del problema. Il trionfo di “anti” (anti-acidi, anti-reflusso, anti-ulcera, ecc.) non fa che dare una valenza negativa alla fisiologica acidità gastrica, che, al contrario, è indispensabile sia per la funzione digestiva, sia per la funzione sterilizzante che esercita lo stomaco e, per questo, va preservata. Innalzare bruscamente il pH dello stomaco non solo non è la soluzione corretta, ma provoca una lunga lista di effetti collaterali non trascurabili, primo fra tutti il cosiddetto “effetto rebound”.
L’effetto rimbalzo
L’effetto rebound, o “effetto rimbalzo”, si verifica proprio a causa di quei rimedi che tendono a contrastare l’acidità gastrica innalzando il pH dello stomaco a livelli non fisiologici, in quanto lo stomaco, in tutta risposta, tende a produrre ancora più acido per riportarlo a livelli che consentano la sua perfetta funzionalità. Risultato? Il problema non solo non si risolve, ma peggiora! Per non parlare di tutti gli effetti collaterali che si generano a livello intestinale (intolleranze alimentari, disbiosi intestinale, parassitosi intestinale, ecc.).