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Il nostro approccio, il vostro corpo

Il nostro fine è evitare di contrastare i processi fisiologici dell’organismo. Il nostro è un approccio olistico. Un approccio che favorisce il ripristino dell’equilibrio fisico, affrontare le cause con la massima efficacia. Garantendo così un rapido sollievo dalle sintomatologie.

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ICONE SINTOMI E SOLLIEVO Tavola disegno 1 copia 4

Fegato

LA CENTRALE DETOSSIFICANTE DEL NOSTRO ORGANISMO


 
Quando insorge un disturbo fisico, oltre a curare i sintomi dovremmo individuare l’origine del problema. Molto spesso è coinvolto uno dei principali organi emuntori: IL FEGATO.
 

IL FEGATO


 
Il fegato è l’organo emuntore più grande dell’organismo, pesa circa 2 kg e svolge funzioni cruciali per la nostra salute. È situato nella parte destra dell’addome, in sede sottodiaframmatica.
La sua importanza era nota già nell’antichità: i greci ritenevano che il fegato fosse la sede del coraggio, da qui deriva l’espressione italiana “avere fegato”.

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LE SUE FUNZIONI

  • FUNZIONI METABOLICHE: in aggiunta, svolge numerose azioni inerenti al metabolismo dei carboidrati.
  • SINTETIZZA IL COLESTEROLO endogeno, le rispettive proteine di trasporto (LDL, HDL, VLDL) e i trigliceridi.
  • PRODUCE I FATTORI DI COAGULAZIONE I (fibrinogeno), II (trombina), V, VII, IX, X e XI, nonché la proteina C, la proteina S, l’epcidina e l’antitrombina.
  • PRODUCE PROTEINE SIERICHE, fondamentali per il trasporto dei metaboliti nel torrente sanguigno e per il funzionamento del sistema veno-linfatico (una su tutte, l’albumina).
  • PRODUCE PEPTIDI cruciali per la regolazione della pressione arteriosa (angiotensinogeno).
  • METABOLIZZA NUMEROSE SOSTANZE TOSSICHE, farmaci e ormoni (soprattutto steroidei).
  • CONVERTE L’AMMONIACA IN UREA, come prodotto finale del metabolismo proteico.
  • FUNGE DA DEPOSITO per numerose sostanze, tra cui il glucosio (sotto forma di glicogeno), la vitamina B12, il ferro e il rame.
  • PRODUZIONE DI GLOBULI ROSSI: è la sede principale nel feto. Viene rimpiazzato in questo compito dal midollo osseo alla trentaduesima settimana di gestazione.
  • PRODUCE E SECERNE LA BILE, indispensabile per emulsionare i lipidi introdotti con la dieta, tra cui figurano anche vitamine e altre sostanze essenziali per la vita.
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GLI ACIDI BILIARI


 
I maggiori costituenti della bile sono gli acidi biliari, prodotti finali del metabolismo epatico del colesterolo. Essi sono fondamentali per la regolazione della glicemia, ma non solo:

  • DCA (acido deossicolico) ha mostrato sia una significativa attività antibatterica, sia un’azione protettiva nei confronti della barriera intestinale. 
  • LCA (acido litocolico) è capace di attivare il recettore per la vitamina D intestinale, promuovendo un effetto antinfiammatorio locale.
  • UDCA (acido ursodeossicolico) esercita un ruolo antinfiammatorio e protettivo verso disordini neurologici quali Parkinson, Huntington e Alzheimer.

QUALI PROBLEMATICHE SONO CORRELATE AL FEGATO? E PERCHÈ?


 
Data la varietà e l’importanza delle sue funzioni, la salute del fegato è legata a doppio filo con la salute generale dell’organismo.
 
Abitudini errate provocano un accumulo di sostanze di scarto nel fegato, con conseguente rallentamento o alterazione delle sue funzioni fisiologiche.

Questo sovraccarico funzionale può predisporre all’insorgenza di alcune problematiche, quali:

  • ALTERATO ASSORBIMENTO DI NUTRIENTI: alterazione dell’afflusso della bile e performance digestiva scadente, che causa un malassorbimento di vari nutrienti.
  • DISBIOSI INTESTINALE: alterazione patologica della composizione e delle funzioni del microbiota intestinale, i cui sintomi possono prevedere stipsi, dissenteria, gonfiore addominale, ecc.
  • DISPEPSIA BILIARE: alterata funzionalità motoria delle vie biliari, che comporta un rallentamento della digestione.
  • STEATOSI EPATICA: accumulo di grasso nel tessuto epatico (il cosiddetto “fegato grasso”), che comporta un sovraccarico per la cellula epatica e, se non corretto, un danno cellulare.
  • ALTERATA REGOLAZIONE DELLA GLICEMIA: insorgenza di insulino-resistenza e di diabete di tipo II.
  • ALTERATA LIPEMIA: alterazione dei lipidi circolanti (colesterolo e triglideridi).
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IL RITMO CIRCADIANO DEL FEGATO


 
Il corpo umano è regolato, in molte delle sue funzioni, da precisi cicli biologici. Il periodo di riferimento principale è quello delle 24 ore, durante le quali sono descrivibili la maggior parte delle variazioni fisiologiche, dette, per questo motivo, “circadiane”.
Un’ alterazione, più o meno profonda, di questi ritmi è collegata a numerose patologie (sindrome meta-bolica, eventi cardiovascolari, malattie infiammato-rie intestinali), perché capace di influire su parametri metabolici, ormonali e neurologici.
 
Come altri organi e metabolismi, anche il fegato mostra ritmi funzionali che variano nelle 24 ore, a seconda della fascia oraria. In particolare, esso mostra due fasi di-stinte di attività:

  • FASE BILIARE: dalle 13 alle 21 circa è possibile riscontrare nel sangue elevati livelli di C4, un precursore degli acidi biliari, indicando una intensa fase produttiva di bile.
  • FASE METABOLICA: durante la notte, invece, si riscontrano alti livelli di lato-sterolo (principale precursore della sintesi del colesterolo), segno che il fegato è impegnato nella sintesi di questo lipide fondamentale.

AZIONE EPATOPROTETTRICE


 
CARDO MARIANO E SILIMARINA


Gli estratti di Cardo Mariano favoriscono la rigenerazione del fegato. La Silimarina è efficace nel proteggere il fegato dai danni indotti da sostanze esogene (soprattutto alcool e farmaci) e mostra una potente attività antiossidante sul tessuto epatico.


 
AZIONE ANTIOSSIDANTE


 
CARCIOFO, SILIMARINA E VITAMINA E


La Silimarina ha proprietà antiossidanti decine di volte superiori alla vitamina E, concentrate sulle cellule epatiche. Altri estratti ad azione antiossidante con spiccata attività sul fegato sono quelli del Carciofo, ricchi in flavonoidi semplici e complessi.

AZIONE ANTINFIAMMATORIA


 
ZENZERO, SILIMARINA


Gli estratti di Zenzero sono dotati di una spiccata attività antinfiammatoria sistemica, che si aggiunge a quella della Silimarina, le cui azioni invece si concentrano sul fegato. Essa possiede, inoltre, la capacità di attenuare il decorso di patologie infiammatorie croniche a carico del fegato.

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AZIONE DIGESTIVA


 
ZENZERO, CARCIOFO E ROSMARINO


Zenzero, Carciofo e Rosmarino sono noti per le loro proprietà aperitive e digestive. In particola-re, lo zenzero promuove la motilità dello stomaco e della muscolatura liscia gastrointestinale in gene-re, realizzando così una valida attività antinausea.

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AZIONE DIURETICA E PREBIOTICA


 
TARASSACO


Le foglie di Tarassaco, oltre ad esercitare una buona azione detossificante per il distretto biliare, sono anche caratterizzate da una modesta attività diuretica, confermata anche da un recente studio pilota clinico.
 
Le radici di Tarassaco (contenenti inulina) hanno mostrato un’attività prebiotica rivolta in modo particolare verso alcuni ceppi di bifidobatteri, una delle popolazioni batteriche più importanti e rappresentative del nostro microbiota intestinale.

AZIONE METABOLICA


 
BERBERIS ARISTATA


Gli estratti, in forma fitosomiale, di Berberis aristata interessano le attività ipoglicemizzanti e ipolipemizzanti del colesterolo e hanno una funzione positiva sul recupero della funzione di barriera intestinale danneggiata.

AZIONE ANTINFIAMMATORIA, ANTIFIBROTICA E RILASSANTE


 
CENTELLA ASIATICA


La Centella Asiatica è in grado di abbassare i livelli di mediatori dell’infiammazione a livello epatico e, inoltre, di esercitare una limitazione della produzione di collagene, indotta dall’infiammazione.
 
Una delle proprietà più sfruttate della Centella Asiatica è quella ansiolitica e rilassante: infatti, un sovraccarico epatico può portare a risvegli notturni nella fascia oraria caratteristica dell’attività epatica (tra le due e le tre di notte), causando uno squilibrio dei ritmi circadiani dell’organismo.

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FEGATO - STILE DI VITA - ALIMENTAZIONE


Un corretto stile di vita, una dieta sana e bilanciata, il mantenimento del peso forma, raggiunto anche attraverso un'adeguata attività fisica (almeno per 30 minuti al giorno) sono fondamentali per la salute del nostro organismo e del nostro fegato.
È bene ricordare che per l'affaticamento del fegato (la steatosi epatica o “fegato grasso”) non esiste attualmente una terapia farmacologica, ma che l'unico trattamento efficace consiste proprio nell’adottare il corretto stile di vita, che parte anche dalla rinuncia al fumo ed all'alcol.

 

Per mantenere un fegato in salute e aiutarlo nella funzione depurativa, non è importante prestare attenzione solo a cosa si mangia, ma anche a quanto, quando e come. Il regime ideale consiste in una colazione ricca, un pranzo adeguato e una cena leggera, inoltre buona abitudine è mangiare la verdura prima dei pasti principali e idratarsi adeguatamente con acqua, infusi, tisane, decotti, centrifugati, frullati, succhi di verdura, acqua aromatizzata etc.
Infine, per non sovraccaricare la “centrale depurativa” è fondamentale conoscere le conseguenze di alcuni comportamenti.

  • Eccedere con gli zuccheri provoca picchi insulinici che “stressano” il fegato
  • Eccedere con alcol e super alcolici è il danno maggiore che possa essere fatto al fegato  
  • Eccedere nel consumo di cibi bianchi raffinati con Indice Glicemico elevato (pasta, pane, farina 00, prodotti da forno etc) provoca picchi insulinici. La causa è riconducibile all’elevata concentrazione di amidi e zuccheri il cui abuso può “sovraccaricare” il fegato con conseguente rischio di insulino-resistenza e/o produzione eccessiva di colesterolo endogeno
  • I “grassi idrogenati” tipici dei prodotti industriali se consumati per un tempo prolungato “stressano e appesantiscono” il fegato.
various types of sugar brown sugar and white on concrete top view

Prendersi cura della propria centrale depurativa, ossia avere un fegato in salute, ben depurato e attivo, significa darsi la possibilità di prevenire molti disagi e malattie. Il primo passo è acquisire la consapevolezza che è molto più facile di quel che si crede sovraccaricarlo. Gli eccessi di zuccheri, per esempio, incentivano la produzione di insulina corresponsabile dell’aumento di colesterolo endogeno (prodotto dal fegato). Considerato che i picchi di insulina si verificano principalmente in seguito all’assunzione di pasti sbilanciati in carboidrati raffinati (dolci, zucchero, pasta etc), risulta evidente che seguendo un approccio alimentare equilibrato tra carboidrati, proteine e grassi, è più facile tenere a bada il colesterolo, problematica che la maggior parte delle persone comuni erroneamente associa unicamente ad un abuso di grassi. Quindi, per non sovraccaricare il fegato, un passo imprescindibile è cambiare abitudini limitando il consumo di carboidrati raffinati soprattutto a cena, sostituendoli con alternative che nel lungo termine saranno vantaggiose per l’intero organismo.

 

SOSTITUZIONI SEMPLICI E SALUTARI:

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Quali “detox” scegliere? 

Il primo “alimento non alimento” alleato dell’approccio depurativo è l’acqua, da bere in una quantità media di 2 litri al giorno. Invece, tra gli alimenti, i migliori alleati sono frutta e verdura, ricchi d’acqua e di numerose sostanze benefiche quali antiossidanti, vitamine, fibre e minerali che “alleggeriscono” il corpo grazie proprio alla loro capacità di favorire la funzionalità degli organi, fegato incluso. Buona abitudine è integrare il consumo di verdura e frutta, con frullati, centrifugati, estratti etc.
Scopriamo alcune proposte di ingredienti e associazioni detox:

  • carota + mela + zenzero
  • spinaci + ananas + menta
  • finocchio + carota + curcuma + succo di 1 limone
  • cavolo rosso + carota + zenzero + pera
assorted delicious fruit smoothies in bottles with straws

IL BUONO DI:

  • CARCIOFI: grazie alla presenza della cinarina regolano la funzionalità epatica e sono tra i cibi più disintossicanti per il fegato, inoltre promuovono la funzione diuretica e digestiva. Ottimi se consumati crudi in insalata con olio, sale e limone, oppure cotti al vapore o in padella
  • ANANAS: funge da depurativo grazie all’elevata presenza di acqua e fibre
  • LIMONI: per sfruttare al massimo i noti effetti depurativi l’ideale è assumerlo al mattino a stomaco vuoto sotto forma di spremuta e allungato con acqua tiepida. IMPORTANTE: in presenza di gastrite o stomaco irritato evitare l’assunzione
  • CAROTE: proprio come i finocchi svolgono funzione depurativa, e anti-gonfiore. Da assumere preferibilmente crude e in associazione allo zenzero
     

RICORDA: attualmente non esiste una terapia farmacologica per l'affaticamento del fegato, il miglior trattamento consiste proprio nell’adottare un corretto stile alimentare e di vita

  • prediligere alimenti di origine biologica e/o a Km 0
  • seguire una dieta varia privilegiando il consumo di frutta e verdura preferibilmente di stagione, di proteine facilmente digeribili (pesce fresco di piccola taglia, carne bianca, uova), di legumi, di semi di zucca, girasole, lino, chia etc, noci, mandorle, nocciole etc
  • assumere cereali preferibilmente integrali ma non solo, perché la fibra in alcuni casi impedisce l’assorbimento dei sali minerali e di altre componenti nutritive, cereali semi-integrali e pseudo cereali (quinoa, grano saraceno, amaranto)
  • prediligere gli alimenti fonte di acidi grassi Omega 3 come l’olio di lino, di canapa, il pesce azzurro (sgombro, sardine, sarde etc), i semi di chia, di lino, etc
  • idratarsi adeguatamente. Il fabbisogno d’acqua è variabile da individuo a individuo e cambia a seconda dei diversi stili di vita, dal tipo di attività e alimentazione. Un adulto dovrebbe bere generalmente 2 litri di acqua al giorno per la propria salute. L'acqua è un elemento fondamentale per l’organismo perché regola diverse funzioni biologiche. Per questo, soprattutto durante la stagione estiva, in caso di attività sportiva e in tutte le situazioni in cui si perdono molti liquidi, è importante mantenere una corretta idratazione.
  • evitare l’abuso degli alimenti contenenti glutine, degli alimenti confezionati e dei cibi fritti
  • limitare lo zucchero, le bevande zuccherate, i cereali raffinati (pane bianco, pasta bianca, riso bianco etc)
  • evitare i grassi idrogenati, limitare la carne rossa, il latte e i suoi derivati, il sale. In caso di assunzione preferirli di alta qualità

Le nozioni e i consigli proposti hanno esclusivamente scopo educativo e non possono sostituirsi in alcun caso al parere del medico. Per una dieta completa è necessario rivolgersi ad un nutrizionista che, dopo opportuna visita clinica e strumentale, saprà definire le esigenze della persona interessata e stabilire un piano dietetico personalizzato.